Il sistema di sorveglianza AR-ISS


Il sistema di sorveglianza AR-ISS

Attraverso AR-ISS, l’Italia partecipa alla sorveglianza europea EARS-Net coordinata dall’ECDC che raccoglie dati di antibiotico-resistenza di 29 Paesi europei attraverso la piattaforma informatica TESSy

In Italia, dal 2001 l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) coordina in ambito umano il sistema di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza AR-ISS che si basa su una rete di laboratori ospedalieri di microbiologia clinica che inviano annualmente i dati di sensibilità agli antibiotici (ottenuti nella routine di laboratorio) per alcuni patogeni rilevanti dal punto di vista clinico ed epidemiologico. La partecipazione alla sorveglianza è su base volontaria, ma alle regioni è demandato il reclutamento dei laboratori con l’obiettivo di aumentarne la rappresentatività regionale, come previsto dal PNCAR. La sorveglianza AR-ISS è stata inclusa nel DPCM del 3 marzo 2017 “Identificazione dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie” come sistema di sorveglianza di rilevanza nazionale istituita a livello centrale presso l’ISS. A gennaio 2019 il Ministero della Salute (Circolare del 18/1/2019) ha aggiornato il protocollo della sorveglianza AR-ISS con l’obiettivo di migliorarne la performance mediante il coinvolgimento attivo delle Regioni anche attraverso le reti di sorveglianza regionali, quando possibile. Tutto ciò ha permesso di aumentare considerevolmente la rappresentatività regionale e nazionale. Inoltre, nel 2022, è stato pubblicato il protocollo AR-ISS 2022 (Circolare MdS del 25/03/2022) che aggiorna il precedente protocollo con lo scopo di implementare e migliorare la sorveglianza nazionale.

Attraverso AR-ISS, l’Italia partecipa alla sorveglianza europea EARS-Net (European Antimicrobial Resistance Surveillance Network) coordinata dall’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) che raccoglie dati di antibiotico-resistenza di 29 Paesi europei attraverso la piattaforma informatica TESSy (The European Surveillance System). I dati italiani sono quindi elaborati, analizzati e confrontati con quelli degli altri Paesi europei e pubblicati ogni anno in occasione della Giornata europea sull’uso consapevole degli Antibiotici (18 novembre). I dati raccolti sono disponibili on line sul sito dell’ECDC nelle pagine dedicate al “Surveillance Atlas of Infectious Diseases”.

La sorveglianza AR-ISS ha come obiettivo la descrizione dell’antibiotico-resistenza in un selezionato gruppo di patogeni isolati da infezioni invasive (batteriemie e meningiti) che rappresentano sia infezioni acquisite in ambito comunitario che associate all’assistenza sanitaria. Pertanto, sono rilevate le sensibilità agli antibiotici, eseguite di routine dai laboratori ospedalieri di microbiologia clinica, dei ceppi appartenenti a 8 specie: Staphylococcus aureusStreptococcus pneumoniaeEnterococcus faecalisEnterococcus faeciumEscherichia coliKlebsiella pneumoniaePseudomonas aeruginosa e Acinetobacter species, isolati da sangue o liquor.

La sorveglianza AR-ISS si avvale del seguente supporto:

  • Referenti regionali che hanno individuato i laboratori partecipanti o, nel caso di sistemi di sorveglianza con una copertura regionale, hanno messo a disposizione i dati relativi all’intera rete di sorveglianza regionale

  • Laboratori di microbiologia che hanno estratto i dati di antibiotico-resistenza della routine diagnostica

  • Coordinamento centrale epidemiologico e microbiologico da parte del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS, responsabile della raccolta delle informazioni, del controllo di qualità dei dati inviati dai laboratori, della raccolta e dello studio dei ceppi batterici con particolari fenotipi di resistenza inviati dai laboratori (nell’ambito di studi ad hoc per approfondimenti su tematiche specifiche rilevanti per la sanità pubblica), delle analisi e della divulgazione dei dati.

IN EVIDENZA

  • In Italia, nel 2021 le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli 8 patogeni sotto sorveglianza si mantengono elevate anche se in qualche caso sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.

  • La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è in diminuzione nel 2021 (23,8%) rispetto al 2020 (26,4%), mentre un trend in calo negli anni 2015-2021 si osserva per gli aminoglicosidi (da 18,4% nel 2015 a 13,9% nel 2021) e i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 32,5% nel 2021).

  • Dopo un aumento osservato nel biennio 2019-2020, nel 2021 si è riscontrata una diminuzione della percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi (26,7% contro il 29,5% del 2020).

  • La resistenza ai carbapenemi si è confermata molto bassa in E. coli (0,4%) ma è risultata in aumento nelle specie Pseudomonas aeruginosa (16,4%) e in Acinetobacter spp. (86,9%).

  • Tra i batteri Gram-negativi, nel 2021, il 33,1% degli isolati di K. pneumoniae e l’8,8% degli isolati di E. coli sono risultati multi-resistenti (resistenti a cefalosporine di III generazione, aminoglicosidi e fluorochinoloni), entrambi questi valori sono in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti; per P. aeruginosa la percentuale di resistenza a tre o più antibiotici tra cui piperacillina-tazobactam, ceftazidime, carbapenemi, aminoglicosidi e fluorochinoloni è risultata pari a 11,4%, anche questa in diminuzione rispetto agli anni precedenti, mentre si è osservata una percentuale di multi-resistenza (fluorochinoloni, aminoglicosidi e carbapenemi) particolarmente elevata (85,4%) ed in ulteriore aumento in Acinetobacter spp.

  • Per Staphylococcus aureus, la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA), dopo un periodo di stabilità, ha subito una flessione (29,9%), mentre continua ad osservarsi un trend in aumento nella percentuale di isolati di Enterococcus faecium resistenti alla vancomicina, che nel 2021 è risultata pari a 28,2%.

  • Per Streptococcus pneumoniae si è osservata una diminuzione della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (9,7%).

  • Nelle Terapie Intensive, rispetto agli altri reparti, dal 2015 al 2021 state osservate percentuali di resistenza più elevate per K. pneumoniae resistente ai carbapenemi (39,1% nel 2021).

II dati per il 2021

Nel 2021, alla sorveglianza nazionale AR-ISS hanno partecipato 138 laboratori (erano 153 nel 2020) distribuiti in 20 Regioni/Province Autonome. La Campania, per l’anno 2021, non ha partecipato alla sorveglianza. Rispetto all’anno precedente, la copertura nazionale è aumentata dal 47,3% al 55,3% ed è espressa come proporzione dei giorni di ospedalizzazione in un anno ottenuti dalle SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) per gli ospedali partecipanti alla sorveglianza rispetto al totale delle strutture in Italia.

La maggior parte dei pazienti con infezione invasiva da patogeni sotto sorveglianza è risultata di sesso maschile (58,9%) e con più di 65 anni di età (70,3%). Dal punto di vista dell’area di ricovero, il maggior numero di isolati è pervenuto dall’area Specialità medicina (44,1%), seguita da Emergenza (21,3%) e dalla Terapia intensiva (17,4%).

trend 2015-2021

Il grafico seguente mostra l’andamento temporale negli ultimi 7 anni (2015-2021) delle quattro combinazioni patogeno/antibiotico prese in esame e sotto osservazione a livello europeo. La percentuale di MRSA, sostanzialmente stabile fino al 2020, mostra nel 2021 una diminuzione di circa il 4%. Andamenti analoghi si osservano per la percentuale di isolati di E. coli resistenti alle cefalosporine di terza generazione e per la percentuale di isolati di K. pneumoniae resistenti ai carbapenemi. Un chiaro trend in aumento invece si continua ad osservare per la percentuale dei ceppi di E. faecium resistenti alla vancomicina (da 11,1% nel 2015 a 28,2% nel 2021). Applicando modelli di analisi multivariata, in cui si è tenuto conto delle caratteristiche demografiche dei pazienti, del reparto ospedaliero di ricovero, dell’area geografica e della variabilità tra i laboratori partecipanti.

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