Pet-therapy: l’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie.


Pet-therapy: l’impiego degli animali da compagnia per curare specifiche malattie.

L’Intervento Assistito con Animali da compagnia (IAA) consistono in una pratica in cui l’animale è inserito all’interno di un trattamento, con l’obiettivo diretto di promuovere il miglioramento delle funzioni fisiche, sociali, emotive e cognitive.

La Pet Therapy, conosciuta in Italia anche come Interventi Assistiti con gli Animali (IAA),  prevede l’impiego di animali domestici per le cure terapeutiche, riabilitative, educative e ludico-ricreative. Tali interventi sono rivolti prevalentemente a persone con disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, dipendenti da qualunque causa, ma possono essere indirizzati anche a individui sani.
Gli Interventi Assistiti con gli Animali devono essere improntati al rispetto della legislazione vigente e, nei processi educativi e terapeutico-riabilitativi, su criteri scientifici e richiedono l’applicazione di protocolli che contemplino la presa in carico del paziente/utente, la stesura di un progetto, la definizione degli obiettivi, la verifica periodica dei risultati raggiunti e la capacità di lavorare in équipe da parte di specialisti che spesso appartengono ad ambiti scientifici e culturali molto diversi.

Numerose evidenze scientifiche dimostrano le potenzialità dell’impiego degli animali come strumento di cura, in particolare negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui le persone sono separate dall’affetto e dal supporto dei propri cari. La presenza di un animale agisce come un “rompighiaccio”, offre argomenti di conversazione e, in ultima analisi, stimola la comunicazione e le relazioni sociali. Anche nel caso di persone affette da disturbi dello spettro autistico, che presentano difficoltà a comunicare e interagire con gli altri, l’introduzione di cani nelle sedute terapeutiche ha avuto effetti incoraggianti: rapido miglioramento del livello di attenzione e della frequenza delle interazioni sociali, sia verbali sia non verbali, e riduzione delle stereotipie comportamentali, cioè di quei movimenti ripetuti senza apparente scopo che spesso caratterizzano il disturbo.

La corretta applicazione degli IAA richiede il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare in grado di gestire la complessità della relazione uomo-animale ed è composta, a seconda del tipo di intervento, da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche con diversi compiti e responsabilità.

In base agli ambiti di attività gli IAA si classificano in:

  • Terapia assistita con gli animali (TAA)

  • Educazione assistita con gli animali EAA)

  • Attività assistita con gli animali (AAA)

Gli operatori coinvolti negli IAA destinatari dei corsi sono:

  • Medico veterinario esperto in IAA (per tutti i tipi di IAA)

  • Coadiutore dell’animale (per tutti i tipi di IAA)

  • Responsabile di progetto (per la Terapia Assistita con Animali e per l’Educazione Assistita con gli Animali)

  • Referente d’intervento (per la Terapia Assistita con Animali e per l’Educazione Assistita con gli Animali)

  • Responsabile d’attività (per le Attività Assistite con Animali)

I requisiti sanitari degli animali

Gli animali scelti devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione sanitaria dal medico veterinario dell’équipe che può avvalersi di colleghi specialisti. A seguito della valutazione ne viene riconosciuta l’idoneità che deve essere costantemente monitorata nel corso degli interventi.
È compito del medico veterinario dell’équipe verificare che questi requisiti sanitari siano rispettati al fine di ridurre qualsiasi rischio sanitario per le persone e per gli altri eventuali animali presenti nella struttura. Inoltre, al termine del progetto di IAA è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato sanitario dell’animale impiegato.
Per ogni animale il medico veterinario predispone una cartella clinica, che deve essere regolarmente aggiornata, riportante il segnalamento dell’animale, l’anamnesi, lo stato sanitario, le profilassi eseguite e le eventuali terapie. Qualora sia previsto l’obbligo di identificazione e registrazione, il codice identificativo deve essere riportato nella cartella clinica.
In particolari situazioni di rischio per l’utente/paziente (immunodepressione, allergie, controindicazioni legate a particolari stati patologici), tenuto conto delle prescrizioni del medico responsabile, il medico veterinario valuta la necessità di ulteriori e/o più frequenti accertamenti clinico-diagnostici sull’animale e l’adozione di comportamenti più restrittivi nella sua gestione.

I requisiti comportamentali degli animali

Gli animali impiegati negli IAA devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione di tipo comportamentale da parte del medico veterinario dell’équipe che può avvalersi della collaborazione di colleghi esperti in comportamento animale, etologi e, assumendosene la responsabilità, di altre figure professionali e operatori (anche volontari) adeguatamente formati.
L’idoneità del singolo animale viene attestata solo in assenza di patologie comportamentali e per animali che presentano caratteristiche di socievolezza, capacità relazionale inter e intraspecifica e docilità. Tutti gli animali impiegati, soprattutto quando gli IAA richiedono un’a ttività di relazione e contatto, devono essere stati sottoposti a uno specifico percorso educativo e di addestramento al fine di acquisire le abilità e competenze necessarie.
L’educazione dell’animale deve essere orientata a incentivare la pro-socialità, la collaborazione con il coadiutore durante l’Intervento e la motivazione all’attività. Tale percorso deve essere rispettoso del benessere dell’animale e non deve prevedere metodi coercitivi (nel rispetto di quanto stabilito dall’Articolo 7 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata con la Legge n. 201/2010).
Gli animali devono mantenere nel tempo il loro livello di preparazione attraverso un allenamento costante. I requisiti comportamentali dell’animale devono essere monitorati durante lo svolgimento degli IAA secondo le modalità indicate dal medico veterinario dell’équipe nonché periodicamente verificati da quest’ultimo. Inoltre, al termine del progetto di IAA, è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato di benessere e di eventuali modificazioni comportamentali dell’animale.
Nella cartella clinica di ogni singolo animale devono essere riportati gli esiti delle valutazioni comportamentali e del monitoraggio effettuato durante le sedute.

 

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