L’impiego degli ultrasuoni in campo medico è molto ampio: dall'utilizzo per diagnosticare malattie alle terapie per il trattamento di patologie che riguardano principalmente i muscoli, i tendini e le articolazioni.
Gli ultrasuoni sono onde acustiche costituite da frequenze oscillanti di pressione superiori a 20 KHz. La loro particolare frequenza fa sì che, se vengono prodotte sul corpo umano, riescano a penetrare all’interno dei tessuti e a rilasciare l’onda ad una diversa profondità (inversamente proporzionale alla frequenza dell’onda stessa). Sono ottenuti in ambito terapeutico artificialmente, utilizzando le proprietà di cristalli minerali e vengono utilizzate soprattutto per le ecografie. Tuttavia, il loro uso in medicina è molto diffuso, infatti gli ultrasuoni vengono utilizzati di frequente in campo medico per la diagnostica per immagini, la fisioterapia e la medicina estetica.
Gli ultrasuoni sono indicati nei casi di:
Capsuliti
Tendiniti
Ematomi organizzati
Infiammazioni articolari
Tessuti cicatriziali
Sciatalgia
Lesioni muscolari
Nevrite
Contratture
L’ultrasuonoterapia
L’ultrasuonoterapia è una forma di trattamento comune della fisioterapia che utilizza le onde sonore con frequenza superiore alla nostra soglia di udito. È considerata una terapia termica meccanica che, attraverso la penetrazione delle onde sonore, è capace di ottenere particolari benefici. L'efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione di massaggio cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.
L’irradiazione ultrasonora produce insomma un effetto pulsante meccanico e un effetto termico che, sommandosi, facilitano ed esaltano gli scambi cellulari ed intracellulari. Concentrandosi sui risultati, possiamo semplicemente dire che la terapia a ultrasuoni ha un’azione terapeutica analgesica, antiflogistica, fibrolitica, decontratturante muscolare e di stimolo metabolico circolatorio. Come accennato, questo trattamento è molto usato in fisioterapia e quello a contatto diretto rappresenta il metodo d'applicazione più diffuso.
Come funziona?
Sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio elettromedicale viene applicato un gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore, mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio molto lento, sempre a contatto con la cute. La durata di una seduta di trattamento varia tra i 10 e i 15 minuti.
Per il suo effetto analgesico, la terapia a ultrasuoni ad esempio è usata frequentemente per ridurre il dolore al ginocchio o alla caviglia o in seguito a lesioni muscolari.
Esistono anche delle vere e proprie terapie ad ultrasuoni, utilizzate per i processi di riabilitazione o nella medicina estetica. Quando gli ultrasuoni attraversano una parte del corpo infatti, la variazione di pressione nei tessuti provoca un effetto di compressione e decompressione. Si tratta di un vero e proprio micromassaggio, che favorisce gli scambi tra una cellula e l’altra, il drenaggio e l’assorbimento dei liquidi. Ed ecco spiegato perché i centri estetici offrono sempre più spesso nei loro pacchetti benessere il trattamento ad ultrasuoni.
Terapie ad ultrasuoni
La diagnostica per immagini è quella che viene comunemente chiamata ecografia. Si effettua su diverse parti del corpo e permette di osservare organi e vasi sanguigni, nonché fasci muscolari e tendini, in modo non invasivo. Gli ultrasuoni infatti, quando vengono diretti verso una parte del corpo, generano un’eco che evidenzia i tessuti molli all’interno dell’organismo. Ecco perché l’ecografia si usa per l’analisi della salute degli organi e non di quella della struttura ossea.
Le onde sonore ad alta frequenza si utilizzano anche per la fisioterapia. Quando il corpo è attraversato dagli ultrasuoni infatti, vengono favoriti gli scambi cellulari e questo processo comporta diversi fenomeni benefici per l’organismo. Il primo è un effetto meccanico sui tessuti, che funziona come una sorta di massaggio. Il secondo è un effetto termico che aiuta a ridurre il dolore e il gonfiore, oltre che a decontrarre i muscoli contratti. Ecco perché gli ultrasuoni sono così utile nella fisioterapia e nella riabilitazione.
Oltre all’effetto analgesico e anti-gonfiore, le terapie ad ultrasuoni vengono impiegate anche nella medicina estetica. Gli scambi cellulari infatti favoriscono la micro-circolazione e il drenaggio dei liquidi. Si utilizzano quindi i trattamenti con suoni ad alta frequenza per ridurre gli inestetismi della cellulite e il gonfiore alle gambe.
Trattamento a contatto diretto e indiretto
Ci sono due tipi di metodi per utilizzare gli ultrasuoni in campo medico: a contatto diretto e a contatto indiretto.
Il primo metodo (contatto diretto) consiste nell’appoggiare l’apparecchio sulla zona da trattare, avendo cura di cospargere la testina con una sostanza che favorisce la trasmissione delle vibrazioni. È la tipica situazione a cui siamo sottoposti quando andiamo a fare un’ecografia.
Il secondo metodo (contatto indiretto) invece si esegue in acqua, solitamente per dare sollievo a chi soffre di artrosi a mani e piedi o ha subito traumi e contusioni in quelle zone. La parte del corpo da trattare viene immersa in una bacinella con acqua tiepida e lo strumento viene tenuto a distanza di circa 1 cm dalla pelle. Il trattamento dura circa 10/15 minuti.
In linea generale, gli ultrasuoni non devono essere mai applicati in caso di:
Osteoporosi ad alto turnover;
Presenza di protesi articolari;
Presenza di frammenti metallici;
Vene varicose;
Flebiti e tromboflebiti;
Presenza di pacemaker;
Arteriopatie obliteranti;
Emorragie;
Gravidanza.
Effetti terapeutici della terapia a ultrasuoni
I principali effetti terapeutici sono dovuti all’aumento della temperatura.
Analgesia: oltre all’azione del calore tale effetto è dovuto all’azione diretta degli ultrasuoni sulle terminazioni nervose sensitive.
Rilasciamento dei muscoli contratti: legato all’effetto termico e all’azione di micromassaggio tissutale degli ultrasuoni.
Azione fibrolitica: le oscillazioni delle particelle dei tessuti determinano lo scompaginamento della compattezza delle fibre collagene dei tessuti fibrosi. Questo effetto viene sfruttato per il trattamento dei tessuti cicatriziali.
Effetto trofico: la vasodilatazione, che fa seguito all’elevazione termica, facilita la rimozione dei cataboliti ed il nutrimento dei tessuti. Migliora così la riparazione dei danni tissutali e si accelera la risoluzione dei processi infiammatori.