Lombalgia o mal di schiena: sintomi, cause e rimedi.


Lombalgia o mal di schiena: sintomi, cause e rimedi.

Il mal di schiena lombare è una patologia molto frequente che colpisce ogni anno davvero tantissime persone, ed è caratterizzato da dolore localizzato nella bassa schiena, statistiche alla mano, la tipologia di mal di schiena più comune.

La lombalgia è una patalogia che colpisce i muscoli e le ossa della regione lombare, localizzabile nella parte inferiore della schiena. E' una condizione patologica molto diffusa che interessa indistintamente sia gli uomini che le donne di qualsiasi età e ceto sociale. Il colpo della strega è una forma di lombalgia acuta di natura muscolare, nella quale il dolore insorge subito o durante un movimento specifico per lo più anomalo. Il dolore, che si irradia arriva fino a cosce e glutei, può durare diverse ore, costringendo chi ne soffre al riposo assoluto.

Le cause del mal di schiena lombare

Le cause di un mal di schiena lombare possono essere davvero tante, e non riguardare esclusivamente problematiche alle strutture della colonna vertebrale. Nel 90% dei casi è impossibile definire la precisa causa del mal di schiena lombare e che solo nel restante 10% il dolore lombare è riconducibile a un ben determinato fattore/evento/episodio. Possiamo presupporre come causa principale del colpo della strega un sovraccarico o un’infiammazione a carico di muscoli, articolazioni e colonna vertebrale inferiore. Gli esperti ritengono che la lombalgia più comune compaia nel momento in cui i tessuti della schiena (muscoli, legamenti, dischi intervertebrali, articolazioni ecc.) sono oggetto di stress esterni che superano ampiamente la tolleranza al carico dei tessuti stessi.
Tra le cause più comuni:

  • disturbi muscolo-scheletrici non gravi a carico della regione lombare, come ad esempio:

    • uno stiramento,

    • una contrattura

    • o una distorsione muscolare,

  • sciatalgia, ossia un’infiammazione del nervo sciatico.

Alcune delle cause più comuni di mal di schiena lombare sono:

  • il sollevamento di pesi e oggetti in modo errato;

  • l’allungamento eccessivo durante il sollevamento, la flessione o la torsione;

  • una cattiva postura;

  • una posizione sbagliata nel dormire o l’utilizzo di un materasso non adeguato;

  • l’obesità;

  • lo stato di gravidanza;

  • la mancanza di esercizio fisico regolare;

  • uno sforzo eccessivo;

  • il fumo.

I sintomi della lombagia

La lombalgia non è una malattia, ma un sintomo che può:

  • essere accompagnato o meno da ulteriori sintomi,

  • presentarsi in modo continuo, intermittente o ingravescente,

  • manifestarsi con maggiore frequenza di giorno o di notte,

  • accentuarsi dopo sforzi fisici, piccoli movimenti o essere presente anche a riposo,

a seconda della causa patologica che ne ha determinato l’origine:

  • una lesione a carico della muscolatura lombare della schiena (come una contrattura, uno stiramento o uno strappo muscolare) o ai legamenti, conseguente per esempio a uno sforzo eccessivo o al mantenimento prolungato di una postura scorretta, oppure a traumi o infortuni durante la pratica di attività fisica e sportiva. Ne è un esempio il cosiddetto colpo della strega, una contrattura muscolare improvvisa che può letteralmente bloccare la schiena (ad esempio, quando ci si risolleva bruscamente dopo essersi chinati), caratterizzata da un tipo di dolore intenso e acuto;

  • ernia del disco lombare, cioè la fuoriuscita, parziale o totale, del nucleo di un disco intervertebrale e la conseguente compressione e/o irritazione delle radici nervose vicine (come il nervo sciatico o la cauda equina). Questa discopatia può essere conseguenza, per esempio, di traumi, sforzi eccessivi, errori posturali;

  • condizioni degenerative del rachide lombare, come per esempio l’artrosi, per lo più conseguente all’usura legata all’età; può essere caratterizzata dalla formazione di osteofiti, cioè protuberanze ossee, anche laterali, che possono irritare le radici nervose (compreso il nervo sciatico);

  • stenosi spinale, restringimento del canale vertebrale che porta alla compressione del midollo spinale e delle radici nervose;

  • infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca (o sacroileite), che collega la parte inferiore della colonna vertebrale (sacro) al bacino. Tra i fattori che possono determinare tale disfunzione articolare sono comprese lesioni traumatiche, artrosi, malattie di tipo infiammatorio (come la spondilite anchilosante), infezioni, o, ancora, la gravidanza. In quest’ultimo caso la struttura articolare si allenta e si allunga in vista del parto e viene inoltre sottoposta a ulteriore stress per il peso del feto e per la modifica dell’andatura durante la gestazione.

Fattori di rischio per il mal di schiena lombare.

Le evidenze più recenti dicono che i fattori che più comunemente alimentano e favoriscono la comparsa del mal di schiena lombare sono:

  • Attività inusuali che comportano un sovraccarico eccessivo per i tessuti muscolari e articolari;

  • Sedentarietà e povertà di stimoli motori (quest'ultima potrebbe essere dovuta, per esempio, al prolungato mantenimento di una certa postura, sia quella seduta che quella in piedi);

  • Obesità;

  • Ansia e stress;

  • Scarsa qualità del sonno notturno;

  • Paura di eseguire certi movimenti;

  • Fumo di sigaretta.

Per quanto concerne la lombalgia specifica, tra i fattori di rischio si segnalano:

  • la pratica di sport come l'equitazione, dove è possibile cadere e fratturarsi una vertebra, o il sollevamento pesi, in cui una tecnica scorretta o la mancanza di progressione nei carichi possono favorire la comparsa di ernie discali;

  • la predisposizione genetica per determinate condizioni (es: spondilite anchilosante).

Sciatalgia o lombosciatalgia

Se all’origine c’è una compressione del nervo sciatico (il nervo più lungo del corpo umano che ha origine nella zona lombo-sacrale e, attraverso i fianchi e le natiche, scorre lungo ciascuna gamba) si parla di sciatalgia o lombosciatalgia: il dolore segue il percorso della fibra nervosa e dalla zona lombare viene irradiato al gluteo, alla gamba destra o sinistra (a seconda del nervo interessato), lungo la parte posteriore della coscia, del ginocchio e del polpaccio, a volte anche fino al piede.

Come curare il mal di schiena lombare?

Il trattamento del mal di schiena lombare varia in funzione della causa. In genere la lombalgia si risolve spontaneamente, non è legata alla presenza di patologie più severe ed è causata da movimenti che hanno richiesto uno sforzo eccessivo della colonna e un suo sovraccarico (ma può essere provocata anche da una patologia artrosica delle vertebre o degenerativa dei dischi).

Le cure praticabili comprendono:

  • terapia farmacologica antidolorifica con paracetamolo, FANS, miorilassanti o oppioidi deboli,

  • cortisone per via sistemica o infiltrazioni epidurali , solo per brevi periodi ed in presenza di una compressione radicolare (ossia delle radici nervose),

  • fisioterapia,

  • antidepressivi e/o psicoterapia possono essere di ausilio in caso di lombalgia cronica associata a depressione,

  • le terapie fisiche (TENS, massaggi, ultrasuoni, diatermia ad onde corte) non sempre forniscono risultati soddisfacenti,

  • ossigeno-ozono terapia in presenza di ernia del disco.

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Immagine Paziente dottore

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