La prostata: sintomi, funzioni e patologie.


La prostata: sintomi, funzioni e patologie.

La funzione della prostata è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e trasportare gli spermatozoi.

La prostata è una piccola ghiandola dell’apparato genitale maschile situata al di sotto della vescica e davanti al retto; insieme alle vescichette seminali adiacenti, produce e immagazzina la maggior parte del liquido seminale (sperma).
La prostata pesa circa 20 gr. e ha delle dimensioni e la forma assimilabile a quelle di una  castagna, la sua lunghezza è di circa 3 centimetri, larga 4 cm e spessa 2,5 cm.

Questa ghiandola può essere colpita da diverse patologie tra cui infiammazioni, infezioni, neoplasie, calcolosi e cisti. Infatti, a partire da circa i 40 anni di età va incontro ad alcuni cambiamenti come ipertrofia o ingrossamento che variano da soggetto a soggetto per intensità e per velocità di sviluppo.

Solamente attraverso la cultura della prevenzione si riescono a intercettare quei disturbi che potrebbero essere il campanello d’allarme di eventuali patologie più severe, permettendone la diagnosi anticipata e maggiori possibilità di successo nel trattamento. Diventa pertanto fondamentale fare degli esami in caso di comparsa di uno o più dei seguenti sintomi:

  • aumentata frequenza della necessità di urinare,

  • necessità di alzarsi molte volte durante la notte per urinare,

  • presenza di sangue nell’urina o nello sperma,

  • dolore o sensazione di bruciore durante la minzione,

  • eiaculazione dolorosa,

  • frequente comparsa di dolore nella parte inferiore della schiena, ai fianchi, nell’area pelvica, rettale,

  • perdita di gocce di urina.

Le principali patologie della prostata

Le tre più comuni patologie della prostata sono la prostatite, l’iperplasia prostatica benigna (IPB) e il cancro alla prostata. Mentre le prostatiti colpiscono spesso in età giovanile, l'ipertrofia prostatica è più comune oltre i 40 anni e, talvolta, provoca sintomi che potrebbero essere confusi con quelli del tumore. Per questo motivo, dopo i 45-50 anni d'età, è buona regola eseguire visite urologiche preventive, allo scopo di individuare sul nascere eventuali patologie ed intervenire tempestivamente per impedirne l'evoluzione.

Prostatite è un'infiammazione della prostata che può colpire soggetti di qualsiasi età, ma risulta essere più comune tra gli uomini fra 30 e 50 anni. Esistono due tipi principali di prostatite:

  • Prostatite batterica, che a sua volta può derivare da un’infezione batterica acuta o cronica. Questa forma, meno comune, in genere risponde bene agli antibiotici.

  • Prostatite non batterica, nota anche come “sindrome del dolore pelvico cronico”, o CPPS (Chronic Pelvic Pain Syndrome). È una condizione più comune ma anche più difficile da gestire. I sintomi possono essere diversi e non esiste un singolo esame per diagnosticarla, per cui il medico dovrebbe escludere altre possibili cause prima di fare una diagnosi precisa in questa direzione.

L’iperplasia prostatica benigna (IPB) riguarda l'ingrossamento della prostata che può comprimere l'uretra e creare problemi nel passaggio dell'urina, tanto che il soggetto deve aumentare la pressione necessaria per svuotare la vescica. È più comune negli uomini over 50 e non costituisce pericolo di vita, anche se influisce in modo significativo sulla quotidianità di chi ne è affetto. Quando la prostata aumenta sensibilmente di volume possono comparire i seguenti sintomi:

  • minzione difficoltosa,

  • flusso debole dell’urina, lento, oppure che si ferma e re-inizia più volte,

  • presenza di perdite dopo la minzione,

  • necessità di urinare più frequentemente, soprattutto di notte,

  • sensazione di incompleto svuotamento della vescica,

  • piccole quantità di sangue nelle urine.

Tumore della prostata

Il tumore della prostata è una delle più comuni neoplasie tra la popolazione maschile. È raramente riscontrato prima dei 40 anni, essendovi un incremento dell'incidenza direttamente correlato con l'aumentare dell'età.

Le cause del tumore alla prostata non sono ancora del tutto chiare: alla base vi è una mutazione delle cellule, che determina una loro proliferazione anomala ed incontrollata. Tuttavia, sono stati individuati alcuni fattori di rischio ed alcune condizioni che ne aumentano la probabilità di insorgenza, tra cui rientrano la familiarità e l'età. La probabilità di ammalarsi sembra possa aumentare anche in presenza di alcune condizioni, come:

  • Infiammazioni della prostata croniche o ricorrenti;

  • Elevati valori di ormoni maschili;

  • Fumo;

  • Obesità;

  • Alimentazione ricca di grassi animali.

Adotta uno stile di vita sano per il benessere della prostata

È ormai risaputo: avere uno stile di vita sano contribuisce in maniera determinante al benessere del nostro organismo. Non solo in ambito urologico, infatti, le abitudini che seguiamo nella nostra quotidianità hanno un impatto evidente sulla salute generale del corpo. Per quanto riguarda la corretta funzionalità della prostata, questa è sicuramente favorita da uno stile di vita attivo, in cui l’attività fisica venga svolta regolarmente. È opportuno evitare per quanto possibile la sedentarietàsovrappeso e obesità sono considerate fattori di rischio per l’insorgenza di disturbi e patologie prostatiche. 

Quando parliamo di attività fisica regolare intendiamo lo svolgimento di un’attività aerobica (tra cui rientra, per esempio, anche la camminata) per almeno 30 minuti circa 5 giorni su 7. Gli sport più adeguati per la salute della prostata sono la corsa e il nuoto, mentre sono sconsigliati, in particolar modo per quei pazienti che già soffrono di fastidi al tratto urinario, l’utilizzo di bicicletta e motocicli e l’equitazione.

Esami per diagnosticare le patologie alla prostata

Per controllare lo stato di salute della prostata, esistono degli esami consigliati per individuare tempestivamente eventuali patologie.

  • PSA totale (Antigene Prostatico Specifico): si tratta di un esame del sangue che rileva i livelli di una proteina prodotta dalla prostata. Se supera certi limiti, può essere spia di tumori, IPB e prostatite.

  • PSA free (o PSA libero). Nel sangue, in genere, la proteina PSA si trova legata ad altre sostanze, ed è libera solo in minime concentrazioni. Se l’esame del PSA totale risulta sospetto, si deve effettuare anche il dosaggio del PSA libero, per rapportarlo al PSA totale. I valori normali prevedono che il PSA libero è lo 0,20% rispetto al PSA totale. Valori più bassi potrebbero essere correlati alla presenza di un cancro, mentre valori più alti potrebbero indicare un’iperplasia prostatica benigna.

  • Esplorazione digitale rettale (DRE): è un esame fisico in cui il medico inserisce un dito guantato nel retto, per controllare le dimensioni della prostata ed escludere che vi siano noduli o infiammazioni.

  • Ecografia prostatica transrettale: si effettua tramite una sonda nel retto e, con l’utilizzo di ultrasuoni, si producono immagini statiche o dinamiche. Questo esame permette di rilevare eventuali neoformazioni. Può essere a sua volta seguita da una biopsia della prostata.

  • RM Multiparametrica: L’esame è detto “multiparametrico” perché permette di valutare e confrontare la composizione di un tessuto utilizzando diversi parametri: cellulare, strutturale e vascolare. Tale confronto consente di distinguere un tessuto sano da uno colpito da lesione e di arrivare a una diagnosi più accurata, riducendo le sovra-diagnosi di tumori a basso rischio. è un esame veloce e mininvasivo, che consente al medico uno studio completo e approfondito della ghiandola prostatica e dei tessuti circostanti.

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