“I numeri del cancro 2022”: stimate quasi 400 mila nuove diagnosi.


“I numeri del cancro 2022”: stimate quasi 400 mila nuove diagnosi.

Questi dati invitano a rafforzare le azioni per contrastare il ritardo diagnostico e per favorire la prevenzione, agendo sul controllo dei fattori di rischio a partire dal fumo di tabacco, dall’obesità, dalla sedentarietà, dall’abuso di alcool.

La pandemia da Covid-19 ha determinato una battuta d’arresto nella lotta al cancro, causando in Italia, nel complesso, un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico. Mai come adesso è necessario offrire le pratiche migliori di prevenzione, cura e assistenza”.

E’ quanto ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla presentazione del Rapporto "I numeri del cancro in Italia 2022" il 19 dicembre, curato dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione AIOM, Osservatorio Nazionale Screening (ONS), PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d'Argento e della Societa' Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP). Dal report emerge come in Italia, nel 2022, sono stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), con un incremento di 14.100 casi in due anni.

Il Ministro ha anche sottolineato l’importanza della vaccinazione anti Covid-19 per i pazienti oncologici, più esposti a rischi in caso di positività all’infezione da SARS-CoV-2. “Il volume costituisce un supporto di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale, per il Ministero della Salute e, indubbiamente, per i pazienti oncologici” ribadendo l’impegno a rafforzare le attività di prevenzione primaria e secondaria e a recuperare i ritardi diagnostici” – ha aggiunto il Ministro ribadendo l’impegno a una rapida adozione del Piano oncologico nazionale, nell’ambito delle azioni per potenziare la prevenzione, la diagnosi, la cura e l'assistenza del malato oncologico.

I numeri del Cancro

Nel 2022, in Italia, sono stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi. Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2022, è il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne), polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne), prostata (40.500, +1,5%) e vescica (29.200, +1,7% negli uomini e +1,0% nelle donne). La pandemia ha determinato, nel 2020, un calo delle nuove diagnosi, legato in parte all’interruzione degli screening oncologici e al rallentamento delle attività diagnostiche, ma oggi si assiste alla ripresa dei casi di cancro come in altri Paesi europei. Che rischia di peggiorare, se non si pone un argine agli stili di vita scorretti: il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021. Dall’altro lato, va letta positivamente la ripresa dei programmi di screening, tornati nel 2021 ai livelli prepandemici, in particolare quello mammografico raggiunge la copertura del 46%, per il colon-retto del 30% e per la cervice uterina del 35%. Alla riattivazione dei programmi di prevenzione secondaria corrisponde un incremento del numero di interventi chirurgici per cancro del colon-retto e della mammella, anche in stadio iniziale. E nell’assistenza oncologica assume un ruolo di primo piano la vaccinazione anti Covid. Il rischio di morte, tra le persone con storia di cancro e positività all’infezione da SARS-CoV-2, è 2-3 volte superiore tra quelle non vaccinate rispetto alle vaccinate.

Immagine Paziente dottore

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